DRAGAGGIO DEL CANALE CATERATTINO E DEL BRACCETTO – COLLEGAMENTO SECONDARIO AL MARE DEL LAGO DI PAOLA

29 Aprile 2021

A seguito del protocollo d’Intesa per il lago di Paola con il Comune di Sabaudia, l’Ente Parco del Circeo, il Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino, il Consorzio “Mare Pontino” e la Comunione Eredi Scalfati, sono stati affidati all’Ente di Bonifica i lavori di dragaggio e di ripascimento morbido presso la foce del canale di Caterattino.

Tali lavori si sono resi necessari per eliminare l’ostruzione di sabbia e di posidonia depositate dalle forti mareggiate di inizio anno e, quindi, per ripristinare il regolare deflusso delle acque ed il ricambio idrico tra il Canale Caterattino e il Lago di Paola

Nell’arco di un’intensa settimana, in cui il personale consortile ha lavorato incessantemente, anche in più turnazioni, le attività di dragaggio e di ripascimento morbido si sono concluse positivamente.

Gli interventi eseguiti hanno portato anche, di comune accordo con l’Ente Parco Nazionale del Circeo ,  al consolidamento della duna presente mediante il posizionamento al piede della stessa dei resti della poseidonia.

I lavori hanno richiesto l’impiego di personale operaio consortile, costantemente coordinato dal capo settore e dal collaboratore tecnico, nonché l’utilizzo di cinque mezzi meccanici tra escavatori, camion e pale cingolate e gommate.

CURIOSITA’: la Posidonia

La Posidonia è una pianta che vive tra 1 e 30 metri di profondità e necessita di valori di salinità relativamente costanti per cui difficilmente si trova nei pressi di foci di fiumi o nelle lagune. Ha bisogno di una forte illuminazione, per cui la luce è uno dei principali fattori limitanti. Colonizza i fondali sabbiosi o detritici ai quali aderisce formando vaste praterie.

Per gli esperti del WWF «la presenza di resti di posidonia sulla spiaggia è indice di alta qualità ambientale, molto meglio di una “bandiera blu”.

La degradazione delle foglie è alla base delle catene alimentari costiere, garantendo così una pesca abbondante e i cordoni che si spiaggiano sono un formidabile strumento per smorzare la forza delle onde e consentire alla sabbia di depositarsi ed essere trattenuta. Tuttavia se proprio si ritiene indispensabile rimuovere depositi considerati eccessivi, ci si limiti a spostarli con grande accortezza al margine della spiaggia, al piede della duna, dove con il tempo verranno coperti dalla sabbia e dalla vegetazione dando vita ad un nuovo cordone dunale.

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